SMART CONDOMINIO IN SMART CITY

Quando pubblico e privato si incontrano

Il tema del condominio intelligente è stato al centro del Convegno organizzato da Ape Confedilizia di Torino dal titolo “Smart Condominio in Smart City – Quando pubblico e privato si incontrano”.

Per rendere una città e allo stesso tempo un condominio smart, è necessario individuare soluzioni appropriate in grado di ridurre la richiesta di energia e risorse proprie del contesto urbano e che si coniughino con le indicazioni europee sul fronte della riduzione degli sprechi e dell’efficienza delle risorse.

E in questa direzione sono andati gli interventi e il confronto tra la proprietà, gli amministratori pubblici, i professionisti e gli operatori del settore, che hanno fornito indicazioni sulle tematiche oggetto dell’incontro.

Il senatore Mauro Marino, presidente della VI Commissione Finanze ha espresso l’interesse del Governo in ambito della politica fiscale, per diminuire la tassazione sugli immobili per rendere le città più smart e ha sottolineato l’importante ruolo svolto da Confedilizia nel dialogo con le istituzioni.

Il presidente Nazionale di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa ha aperto i lavori facendo il punto sulla prossima manovra finanziaria, che dovrebbe promuovere interventi in campo immobiliare, che da sempre svolge una funzione economica e sociale per l’economia. Garantire l’accesso all’abitazione, sbloccare la grande sofferenza degli immobili commerciali, far ripartire il lavoro con interventi di manutenzione e ristrutturazione del patrimonio esistente. Confedilizia ha portato avanti una serie di proposte al Governo, come un risparmio dell’1% sul settore immobiliare, che su un totale di 50,8 miliardi di euro varrebbe 700 milioni di euro.

Si è parlato di edilizia pubblica e della sua funzione sociale con Marcello Mazzù, Presidente ATC Torino, che ha messo in luce come il patrimonio pubblico potrebbe ridurre dell’80-90% gli sprechi se fosse dotato di sistemi virtuosi. A Torino il 30% degli assegnatari di edilizia pubblica appartiene ad una fascia di reddito che necessita di sostegno e la morosità si attesta intorno al 26% e tra qualche anno grazie al fondo sociale e alla politica, si arriverà al 9%. Secondo Mazzù, la morosità è collegata ad un efficientamento energetico virtuoso e sarebbe necessario organizzare un piano di edilizia nazionale coniugato con il principio di non consumare suolo e riqualificare spazi dismessi.

Il vice presidente di Ape Confedilizia, Pier Luigi Amerio, ha illustrato il baratto amministrativo, una pratica introdotta dal cosiddetto Decreto Sblocca Italia.

Sono intervenuti sul tema delle normative smart nel condominio il presidente di Confedilizia Piemonte e Valle d’Aosta, Pier Paolo Bosso e il presidente della Commissione Speciale Smart City, Antonio Iaria.

Erano altresì presenti il presidente della Commissione Ambiente della Regione Piemonte, Silvana Accossato, anche a nome dell’assessore Alberto Valmaggia e il presidente della Commissione Ambiente del Comune, Federico Mensio, nonché i consiglieri comunali Damiano Carretto e Aldo Curatella che si sono avvicendati a presentare gli intendimenti della pubblica amministrazione sulle materie dell’ambiente e del risparmio energetico.

Anna Rosa Penna, responsabile Legali Ape Confedilizia, ha illustrato il documento congiunto scritto da Confedilizia e siglato dai rispettivi presidenti di Ape Confedilizia Torino, Collegio Costruttori edili – Ance Torino, Collegio Geometri della Provincia di Torino, Collegio Provinciale FIAIP Torino e AGIAI e inviato al Comitato Termotecnico Italiano, in cui si richiede la rivisitazione della norma UNI 10200 e la necessità di ulteriori correttivi al fine di dare compiuta attuazione agli inviti dell’Unione Europea in ambito di risparmio energetico e qualità dell’aria.

Carlo Besostri, Coordinamento legali Confedilizia, ha focalizzato il suo intervento sul fatto che, se non si va a creare un sistema giuridico tecnico adeguato nel campo del contenimento dei consumi energetici, si corre il rischio di vanificare la norma UNI 10200, con ampliamento di istanze di esonero ed aumento di conflittualità.

Lorenzo Balsamelli, Ape Confedilizia  è intervenuto sui punti critici della norma UNI 10200: una normativa che va modificata, introducendo coefficienti correttivi per lo sbilanciamento delle dispersioni; la parte fissa ripartita in metri cubi; la quota fissa deve prevedere una quota minima in quei condomini dove mancano gli isolamenti e, in generale, un calcolo più semplice.

Ha preso parte al Convegno il Collegio dei geometri che con Giancarlo Carasso ha segnalato l’aumento dei conflitti con l’applicazione della normativa giuridica – tecnica attuale. Della stessa opinione è il geometra Domenico Italia di AGIAI.

Il Collegio Costruttori rappresentato dal vice presidente architetto Marco Rosso e la Fiaip Torino con il presidente Aurelio Amerio hanno evidenziato le problematiche sottese alle norme tecniche a corredo dei Decreti legislativi 102/2014 e 141/2016, sottolineando la necessità  della riqualificazione degli immobili e dal punto di vista degli agenti immobiliari che questa normativa trovi reali modalità di applicazione affinchè gli immobili possano riacquistare i valori di un tempo.

Il Direttore del Settore Ambiente del Comune, Paolo Miglietta, ha esposto il progetto di riqualificazione della Spina 4 con la realizzazione del parco Peccei, esempio virtuoso di pubblica amministrazione.

E’ stato portato il saluto del consigliere comunale, Silvio Magliano, che non ha potuto partecipare all’incontro per impegni istituzionali già programmati.

Il confronto tra pubblico e privato alla presenza delle istituzioni è un mezzo utile – dice il presidente Ape Torino Confedilizia, Erasmo Besostri – per poter avvicinare il cittadino alla politica, attraverso le Associazioni di settore e gli Ordini professionali.

Torino, 2 novembre 2016

Ufficio Stampa Ape Confedilizia – 347/2979544

RASSEGNA STAMPA

CittAgorà (Periodico del Consiglio Comunale di Torino) – Torino Oggi – Cronaca Qui – ATC

PHOTOGALLERY

Start typing and press Enter to search