[A cura di: Vincenzo Perrotta]

Nonostante sia stata reintrodotta nel 2013 con il cosiddetto Decreto del fare, la mediazione obbligatoria in materia condominiale è ancora lontana dall’essere quello strumento di risoluzione dei conflitti tra condòmini che il legislatore sperava diventasse, al fine di snellire la mole di lavoro dei tribunali. Sicuramente la percezione che la mediazione, nel caso in cui non vada a buon fine, si traduca in spese aggiuntive per le parti, da sommarsi a quelle del successivo procedimento ordinario, non aiuta il diffondersi della mediazione. Ma, secondo i suoi sostenitori, non è questo l’atteggiamento che deve essere adottato. Al contrario, la mediazione andrebbe considerata e affrontata come una possibilità da sfruttare in modo convinto da tutte le parti in causa. Questa è, ad esempio, la posizione di Pier Luigi Amerio (nella foto), vicepresidente nazionale di Confedilizia, intervistato in esclusiva da Quotidiano del Condominio e Italia Casa in quanto uno dei principali e più convinti sostenitori dell’istituto.

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